Il Gp di Francia, quinta prova del Motomondiale, vive delle magie di Valentino Rossi, che scatta dalla quarta posizione ma in pochi giri si installa al comando, e vola a caccia del bis del successo in Cina. In pole c'è Pedrosa, infilato però alla prima curva da Stoner, terzo è Edwards, davanti a Hayden, Toseland e il pesarese, sfortunatissimo Melandri, cui si spegne la moto, il ravennate della Ducati deve farsi spingere per inseguire il gruppo, attardatissimo, dritto di Dovizioso alla prima curva.
Il primo ad autoeliminarsi è Toseland, Vale passa il campione del mondo e si allontana da Pedrosa, prima di metà gara però inizia a piovere, le Yamaha non pagano dazio, anzi, si ferma Stoner, che riparte in coda, Edwards e un grande Lorenzo, in rimonta, fanno da valletti a Vale, si profila un podio tutto Yamaha, Pedrosa stringe i denti per difendere il quarto posto in ottica mondiale, in casa Ducati, con grande sportività, nessuno si sogna di rallentare Melandri per agevolare Stoner facendogli conquistare almeno un punto.
Rossi fa 90 (come Angel Nieto, che lo porta in moto ai box), tante le sue vittorie iridate, doppietta con Shanghai e candidatura pesante per l'iride, benissimo anche Lorenzo, nonostante i tanti problemi fisici, terzo Edwards davanti alla Honda di Pedrosa, quinto Vermeulen, sesto Dovizioso, settimo Capirossi. In classifica Rossi è leader con 97 punti sui due spagnoli a 94, Stoner resta lontano.