Per non pensare alla montagna ripenso a quando per me esisteva solo il mare e viaggio a ritroso di circa 10 anni… aspettavo ansioso la fine della scuola e visto che le mie estati erano una casetta affittata a Torre del Lago a luglio… facevo presto a sentirmi in vacanza.
Le giornate scivolavano via tra amici e bagni interminabili, ma solo nel tardo pomeriggio prima di cena mi sentivo bene davvero… passeggiavo già vestito tra le cabine… ancora in spiaggia qualche temerario e i bagnini che già rastrellano l’arenile, arrivavo in fondo alle cabine e finalmente venivo investito dalla brezza marina… maestrale pensavo… il sole non era ancora giù… guardavo gli ultimi irriducibili della tintarella e due scambi tra gli amanti del beach-volley (a quell’ora la sabbia non scotta più e il sole non da noia) e poi di corsa a cenare.
Cena veloce come mio solito e spiaggia finalmente vuota… come un eremita arrivavo alla fine della passerella e il solito dilemma… “arrivo fino al mare? Mi tolgo le scarpe? Cammino piano in modo da lasciare l’orma e non sollevare la sabbia?” Alla fine camminavo verso il mare, piano, lasciando l’orma all’andata... e al ritorno mi trovavo mezzo chilo di sabbia dentro le scarpe… lo sapevo che dovevo toglierle…
Il gioco valeva comunque la candela… l’acqua a quell’ora era sempre caldissima… talmente calda che quasi quasi mi spogliavo e mi ributtavo in acqua… desistevo… mi sedevo sul pattìno del bagnino sempre umido e gonfio di salmastro anche lì, cercando inutilmente di non sporcarmi i pantaloni, mi guardavo intorno cercando qualche altro come me… ma trovavo solo qualche pescatore, e alla fine il momento tanto atteso… il signor Sole che piano piano scompare nel Mare… quell’attimo che avrei voluto durasse in eterno non riuscivo mai a fissarlo nella mente… non ero mai sicuro di aver colto l’ultimo istante in cui il sole si vedeva e il primo in cui era sparito… temevo di aver chiuse le palpebre proprio in quel momento… sapevo di aver visto tutto… ma così avevo sempre una buona scusa per tornarci il giorno dopo!
Soddisfatto me ne tornavo verso la strada e osservavo la spiaggia con le sdraio tutte in ordine come bravi soldati e gli ombrelloni costretti in quei mega condom… osservavo i bagnini intenti ancora a rastrellare la spiaggia e mi chiedevo chi glielo facesse fare... e pensavo a quanti soldi facessero tra stipendio e soldi raccattati nei rastrelli e quante ragazze bramassero per loro… ne convenivo che il bagnino poteva essere un buon mestiere!
Forte dell’ultima considerazione… smettevo di filosofeggiare e andavo in paese con gli amici!

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