Con effetto stau si intende la condensazione forzata di una massa d'aria, grazie all'azione orografica di una montagna. Come succede per esempio, quando l'aria fredda da N giunge sulle Alpi ed è quindi costretta ad eseguire un sollevamento forzato per superare l'ostacolo di oltre 3000 metri che gli si pone davanti. Nel salire verso l'alto subisce una forzatura del suo moto più o meno orizzontale ed è costretta a salire rapidamente verso l'alto. La salita veloce della massa d'aria d'origine provoca una rapida e consistente condensazione del vapore acqueo in essa contenuto a causa del diminuire della temperatura con la quota (raffreddamento adiabatico), e le precipitazioni sul versante montuoso esposto al vento assumono carattere intenso (come spesso succede in Austria). Questo è l'effetto Stau. Quando poi la massa d'aria scavalca l'ostacolo oppostogli dalla barriera montuosa, precipita verso la valle oramai quasi del tutto priva del suo originario contenuto d'umidità. Nello scendere rapidamente verso le quote inferiori si riscalda per un processo chiamato "compressione adiabatica" e giunge a valle con alcuni gradi in più rispetto al punto di partenza e soprattutto scarica quasi del tutto del suo contenuto di vapore. Ecco che in questo caso si parla di effetto Föhn. La barriera alpina essendo molto alta crea forti differenze termiche tra l'aria di partenza e quella in arrivo nella valle opposta. Ed infatti sulla pianura padana occidentale, in occasione di forti correnti di provenienza nord, si verifica il Föhn: un vento mite proveniente dalle Alpi che rischiara e riscalda l'aria. Lo stesso fenomeno accade in maniera meno intensa, ma comunque molto evidente tra i due versanti opposti dell'Appennino, cioè quello Adriatico e quello Tirrenico.
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