Mi sembra che finora i giornali Italiani non abbiano ancora riportato questa incredibile notizia, almeno nelle versioni web non ne trovo traccia. Eppure James Hansen
http://en.wikipedia.org/wiki/James_Hansen
http://www.columbia.edu/~jeh1/
sta ai cambiamenti climatici come Paul Crutzen al buco dell'ozono, la Rita Levi Montalcini alle malattie genetiche o Einstein alla fisica e alla teoria della relatività.
La prima proiezione di James Hansen sul cambiamento climatico, negli anni 1980, non si discosta sostanzialmente su quelle odierne dell'AR4 dell'IPCC. Ma più che le previsioni climatiche ora sono quelle socio politiche a preoccuparmi: i tempi cupi non sono più una previsione ma un fatto.
così come saranno i cambiamenti climatici, un fatto, a giudicare un domani, la veridicità degli allarmi di James Hansen e altri. Questo arresto, con le dovute proporzioni, potrebbe essere un domani definito il "caso Galileo" del Global Warming.
Luca Lombroso
Ecco il commento di Ugo Bardi nel sito ASPO Italia
http://aspoitalia.blogspot.com/2009/06/ ... -nasa.html
Sta facendo il giro del mondo la notizia dell'arresto - ieri, 23 Giugno - di James Hansen, climatologo della NASA, mentre protestava contro una miniera di carbone in Virginia. Hansen è uno dei climatologi più attivi e più noti nel campo degli studi sul riscaldamento globale.
Sono stato in contatto più di una volta con Hansen e i suoi collaboratori. La senzazione che hai parlando con loro è chiarissima: chi lavora seriamente sulla questione del riscaldamento globale si rende conto sempre di più che siamo nei guai. Eppure, mentre gli scienziati raccolgono dati, il pubblico e i politici si perdono in polemiche sciocche e senza costrutto.
E' la frustrazione nei riguardi dell'inazione e all'ignoranza che circonda il problema del riscaldamento globale che ha spinto Hansen al gesto clamoroso di una pubblica protesta come quella di ieri. Non basta certamente questo, ma se Hansen l'ha fatto vuol dire che ci vuol dare una scossa a tutti quanti: fare qualcosa contro il riscaldamento globale è urgentissimo.
Rischiamo seriamente quella "transizione verso un pianeta diverso" di cui Hansen ha parlato spesso. Non so cosa ne pensate voi, ma a me il pianeta piace così com'è, e non ne vorrei un altro.
maggiori approfondimenti qui
http://dotearth.blogs.nytimes.com/2009/ ... ountry/?hp