di azoth » 30 nov 2007, 13:44
per non parlare a caso ... cito
statistiche stupri in italia. in minoranza commessi da stranieri
07/11/2005
Il ministro Calderoli chiede di castrare gli stranieri colpevoli. Ma le statistiche dicono che di norma i violentatori sono italiani
Presi gli stupratori di Bologna. Silenzio sugli altri 102 stupri di questi giorni
Laura Eduati
«Branchi» di giovani stranieri - maghrebini e rumeni - assalgono coppiette a Milano e Bologna. Prima picchiano e immobilizzano lui, poi violentano a turno lei, infine li rapinano e scappano. In due settimane è accaduto tre volte. L'ultima due sere fa nella periferia del capoluogo lombardo. Sono casi che raccontati alla tv o sui giornali fanno scalpore, tanto che ieri il ministro per le Riforme Roberto Calderoli ha rilanciato l'idea della castrazione chimica per gli stupratori. Il ministro leghista si riferiva ai presunti responsabili delle violenze sessuali catturati dalla polizia milanese e da quella bolognese negli ultimi giorni: extracomunitari senza documenti, alcuni dei quali minorenni. «Davanti a delitti così aberranti, l'unica legge che può valere è quella del taglione. Così come in altri Paesi, credo sia necessario introdurre una pena che consente di mettere queste bestie in condizioni di non offendere», ha aggiunto. Secondo un sondaggio del 2000, l'idea della castrazione chimica piace al 31% degli italiani. A contraddire Calderoli è intervenuto il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu: «La risposta delle istituzioni è la risposta migliore contro ogni tentazione di giustizia sommaria». Sulla stessa linea d'onda il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Gianfranco Fini: «Non si può pensare che tutti i delinquenti siano clandestini». Come non si può pensare che tutti gli stupri finiscano sui giornali. Una breve ricerca Istat sulla violenza sessuale in Italia pubblicata alla fine del 2004 dipinge uno scenario ben peggiore. Magari fossero solo tre le donne stuprate in quindici giorni: i dati ci dicono che ogni giorno in media sono sette le italiane che subiscono una violenza sessuale. Ciò significa che nelle ultime due settimane le vittime sono state105, per un totale di 2744 stupri l'anno. Stiamo parlando di casi denunciati alla polizia, perchè nel 92% delle volte le vittime non osano farsi vedere nei commissariati (dicono «per paura di essere giudicate male», «per vergogna», o per difendere chi le ha brutalizzate). Le vittime reali invece sono molte, molte di più: 520mila le italiane dai 14 ai 59 anni che hanno subito uno stupro o un tentato stupro nella loro vita.
Spulciando tra tabelle, grafici e percentuali si giunge ad una semplice conclusione: per una italiana venire violentata da un extracomunitario che non conosce - maghrebino, rumeno, nigeriano che sia - in un parco o in luogo pubblico è un'eventualità minima. Il perché è chiaro: venire assalite e violentate in un giardino pubblico accade solo nell'8,6% dei casi. Normalmente la violenza avviene a casa propria (31,2%), in automobile (25,4%) o a casa dell'aggressore (10%). Il motivo: il violentatore nella stragrande maggioranza dei casi è un uomo che la vittima conosce molto bene. E' il marito o convivente (20,2%), un amico (23,8%), il fidanzato (17,4%), un conoscente (12,3%). Solo il 3,5% dei violentatori non ha mai visto la donna che si accinge a stuprare. Come dire: le ragazze sorprese dal «branco» mentre stavano in lieta compagnia dei loro fidanzati avevano maggiori probabilità di venir violentate da loro che dagli stranieri che le hanno assalite. Sulla nazionalità degli stupratori l'Istat non parla, ma un dato è palese: siccome la stragrande maggioranza delle donne italiane si sposa con uomini italiani e lavora o si relaziona con loro, pare evidente che la maggioranza dei violentatori abbiano una carta d'identità italiana. Telefono Rosa, l'associazione che si mette a disposizione delle vittime di violenza sessuale o abusi fisici e psicologici contro le donne, non possiede dati ufficiali, ma si basa sulle telefonate ricevute: «Non facciamo differenza tra stupratori italiani e stranieri, ma certo è che di italiani ce ne sono moltissimi. C'è anche da dire che le donne che si rivolgono a noi spesso sono italiane. Le straniere, per ignoranza o reticenza o timidezza non ci chiamano».
La cifra allarmante sugli stupri "casalinghi" ci racconta anche che è la violenza domestica a far peggio alle donne. Il 24% delle donne abusate nel corso di una vita - stiamo parlando di 120mila persone, una più una meno - ha subito violenza più volte dalla stessa persona, il 45% delle quali più giorni la settimana per molti anni. Gli abusi sessuali non si fermano ai soli stupri: sempre secondo l'Istat, il 55% delle donne tra i 14 e i 59 anni - il che equivale a quasi 10 milioni di persone - ha subito molestie sessuali almeno una volta nella vita.
Pochi giorni fa, commentando il delitto di Varese (un albanese che ha accoltellato a morte un barista di nazionalità italiana) il ministro Pisanu ha messo in allarme contro i clandestini, che, a suo parere, alimentano la criminalità del Paese. Il rapporto Istat registra invece una diminuzione delle vittime di tentato stupro, dal 3,6% al 2,6%. Il decremento riguarda proprio quella fascia d'età ( 14-24 anni) e i luoghi di residenza (comuni con più di 50mila abitanti) delle tre ragazze stuprate a Milano e Bologna. Dissente Telefono Rosa, che registra un aumento delle violenze sessuali del 2,2%, fermo restando che i dati dell'associazione si riferiscono alle donne che chiedono aiuto in seguito ad un abuso. L'Osservatorio Eurispes sui delitti di coppia e familiari, aggiornato al 2003, ci racconta invece di reati finiti tragicamente: dal primo maggio al 31 agosto di quell'anno gli omicidi compiuti in Italia furono 257,36 dei quali avvenuti all'interno della coppia. Neanche a dirlo, in 30 casi è il marito, il convivente o l'ex che ammazza la donna. Spesso scaricando la violenza anche sui figli
da liberazione
AndRès