di Steve-Kaze » 27 nov 2007, 15:32
spero di nn essere troppo ot per la sezione del forum
ma vorrei chiedervi due o tre dritte per insegnare a due miei amici niubbbbissimi!
per ora ho raccimolato queste info ( che mi sembrano ad okkio abbastanza ok ).
PRIMI PASSI SULLA NEVE
Dopo aver capito se siamo regular o goofy e abbiamo ben serrato i nostri attacchi e coccolato la nostra nuova e amata tavola è arrivato il momento di cavalcarla. Per il momento accontentiamoci di acquistare equilibrio pero', facendo il tutto in una parte in pianto senza dislivelli o ancora meglio in un campo scuola. Allacciatevi il piede anteriore (sinistro se siete regular o destro se siete goofy) e lasciate libero invece quello posteriore in modo da eliminare o almeno limitare quella sensazione di costrizione che si ha quando si hanno tutti e due i piedi inchiodate lungo uno stesso asse. Inizialmente incominciate a giravi in tondo mettento prima il piede oltre la lamina frontside (cioè quella davanti) e poi dietro la lamina backside (quella che sta alle vostre spalle).
Dopo aver acquisito abbastanza confidenza incominciate prima per qualche metro poi aumentando la distanza a lasciarvi dolcemente scivole sulla neve posizionando il piede posteriore sopra il pad antiscivolo che è sempre consigliabile metterlo vicino a quello posteriore per avere meglio l'impostazione di base ma potendo allo stesso tempo fermarvi mettendo il piede posteriore sulla neve e dandovi un po' di sicurezza!
La derapata, tecnica d'esecuzione sulla tavola
Le basi dello snowboard
La derapata sulla massima pendenza:
Adesso, un po' di pendenza ci vuole… Anzi, per i primi scivolamenti il terreno migliore è un pendio leggero ed ampio; comunque che non sia così piatto da far sì che la lamina a valle tocchi spesso il manto nevoso.
I primi scivolamenti saranno in backside, cioè, appunto, voltati verso valle, e consisteranno semplicemente nel diminuire la presa di spigolo della tavola sulla neve, restando centrali col peso distribuito su entrambe le gambe;
la posizione che assumeremo per quest’esercizio e’ molto importante perche’ condizionera’ tutto cio che seguira’.
Quindi stiamo con gli arti inferiori leggermente flessi e con le braccia allargate tenendo i gomiti un po’ piegati (per non sembrare jesus christ superstar…) e il busto eretto;
in particolare ricordiamo che mai e poi mai bisognerà tenere un braccio dietro il corpo, pena, in caso di cadute improvvise, spiacevoli sorprese ai polsi…
Tornerà utile a questo punto l'inclinazione di un paio di tacche degli spoilers,
che dovrebbe determinare una corretta preflessione delle ginocchia e delle caviglie,
la quale a sua volta evita posizioni scorrette e anche un po'… ridicole, per capirsi simili a quelle di chi cammina solo sui talloni con le con le gambe dritte e irrigidite…
Per fermarci facciamo forza con i quadricipiti come se dovessimo sollevare le punte dei piedi e contemporaneamente pieghiamo leggermente le gambe, in questo modo faremo cambiare l’angolo di incidenza della lamina della tavola sulla neve rallentando la nostra discesa fino a fermarci; e’ importante mantenere il busto dritto altrimenti si rischia di portare il sedere fuori dalla tavola,
non scaricando il peso sulla lamina e spostando il baricentro all’indietro, cosa che ci fara’ di certo fare una brutta caduta (la mitica “culata”).
Passiamo quindi alle prime derapate sulla lamina frontside, che per il neofita sono in genere più fastidiose, perché si deve scivolare all'indietro e psicologicamente non si vede "il dirupo" (anche se invece si vedono i simpatici sciatori piombare da monte e sfiorarci a 100 all'ora…).
Anche in questo caso per fermare la nostra derapata dovremo cambiare l’angolo di incidenza della lamina e lo faremo facendo forza sui polpacci (come se dovessimo sollevarci in punta di piedi) e contemporaneamente piegando le gambe mantenendo sempre il busto eretto.
Problemino: visto che, al punto in cui siamo, non sappiamo ancora curvare, come passare dalla posizione frontside, cioè "fronte verso monte", alla posizione backside, cioè "schiena verso monte", e viceversa?
La derapata in diagonale: Una volta che avremo acquisito una buona sicurezza negli scivolamenti dritti possiamo provare, semplicemente abbassando leggermente la spalla davanti, a eseguire una derapata in diagonale che ci porti progressivamente da un lato all’altro della pista.
Una volta arrivati in prossimita’ del lato della pista dobbiamo riuscire a perdere la velocita’ che abbiamo acquisito fino a quel punto.
Senza farci prendere dal panico riportiamo il peso al centro della tavola annullando il piegamento della spalla e ritorniamo a derapare sulla massima pendenza, stando bene attenti a non sbilanciarci indietro; cosi’ infatti non solo non riusciremo ad arrestarci ma bensi’ perderemo il controllo della tavola aumentando la velocita’ anziche’frenare.
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Per questo esercizio tenete presente che non e’ utile andare in fackie (cioe’ con il piede dietro avanti) perche’ potrebbe confordere le vostre idee al momento gia’ incasinate, inoltre e’ meglio partire derapando sulla lamina su cui vi sentite piu’ sicuri.
Se per caso facendo questo esercizio vi doveste sentire a disagio e piu’ propensi ad andare con l’altro piede in avanti non vi spaventate (ve l’avevo detto che il metodo per determinare quale piede deve andare avanti e’ arbitrario…) basta perdere 5 minuti con un cacciavite per girare gli attacchi e il gioco e’ fatto.
Non continuate con questo o gli esercizi piu’ avanti se non vi sentite a vostro agio sulla tavola nella posizione con cui avete cominciato, le torsioni che si creerebbero a livello di schiena e di legamenti delle gambe valgono sicuramente il tempo che investirete nella egolazione dell’attrezzatura.
Piegamenti e distensione sulla tavola da snowboard ABC per iniziare
Per un principio analogo a quello dello sci nello snowboard si eseguono piegamenti e distensioni allo scopo di favorire rispettivamente la presa di spigolo e il cambio di lamina. Per poterli inserire correttamente all’interno degli esercizi che abbiamo appena imparato ci vorra’ un po’ di tempo, necessario per calcolare il momento giusto di esecuzione.
Nella curva controllata va eseguita una leggera distensione al momento di iniziare la curva e un leggero piegamento appena compiuta la cosiddetta "inversione di lamina", nel completare la curva.
Per inciso la presenza del piegamento e della distensione rendera’ inutile, via via che verra’ eseguita con piu’ precisione, il macchinoso movimento di abbassamento della spalla e la leggera flessione del ginocchio che dovevamo eseguire prima. Attenzione che il passaggio dall’una all’altra tecnica non e’ il salto di un baratro ma una lenta e graduale evoluzione dove “ il vecchio metodo” e’sempre valido qualora non ci si sentisse sicuri.
Anche se tutto ciò, descritto a parole, può sembrare una sequenza complicata da rammentare, in realtà ricordiamoci che la curva con lo snowboard è davvero una delle cose più istintive e naturali, ben più difficile da descrivere che poi da realizzare; ben diversamente dalla curva a sci uniti con "le due assi", per la quale ci vogliono spesso anni di tentativi. Per cui non scoraggiamoci per qualche "tuffo" fuori programma; si sa, lo sno' ha una lamina sola, e gli errori si constatano spesso solo… dopo, per terra.
La curva, tecnica d'esecuzione
L'abc per iniziare
La curva controllata: E’ il primo tipo di curva che dobbiamo imparare ad eseguire, non state a sentire chi vi dice che e’ inutile perche’ probabilmente non se ne intende molto di insegnamento dello snowboard.
Per fare correttamente questo esercizio dovremo trovare un pendio medio dolce, possibilmente un campo scuola, dove non ci cureremo dei bambini di 5 anni che ci sfrecciano davanti e ci prendono in giro, (se lo fanno ricordategli che anche loro non sono usciti dall’utero che gia’ sapevano sciare…) ma ci concentreremo sui movimenti da eseguire e li potremo ripetere da fermi fino ad assimilarli. Nello snowboard e’ controproducente buttarsi senza aver prima adeguatamente riflettuto su cosa fare una volta partiti.
Partendo dalla derapata in diagonale
accentuiamo l’abbassamento della spalla davanti e la accompagnamo con una leggera flessione del ginocchio anteriore,
contemporaneamente ruotiamo il busto e le spalle all’interno della curva che intendiamo fare,
questi movimenti ci aiuteranno a portare la tavola sulla linea di massima pendenza e ad annullare la presa di spigolo che non ci permetterebbe di completare la curva. Ora siamo a meta’ dell’opera e nel punto sicuramente piu’ critico…
la tavola infatti comincera’ a prendere velocita’ e se non saremo ben sicuri dei movimenti da eseguire e ci lasceremo prendere dal panico continuera’ la sua corsa trascinandoci con lei.
Ma come dicevo prima questo non succedera’ perche’ avremo avuto la pazienza di studiare a fondo i movimenti da eseguire e perche’ il pendio da noi scelto non sara’ troppo ripido.
Senza fermare il nostro movimento rotatorio (mantenendo quindi le spalle ruotate rispetto all’asse della tavola) e possibilmente senza dare colpi o strattoni con la gamba posteriore completiamo la curva cambiando lo spigolo e portandoci gradualmente in posizione di base come per eseguire una derapata sulla massima pendenza.
Sara’ meglio quindi fermarsi prima di cominciare un’altra curva usando le tecnica sopra descritta, questo al fine di non strafare e non confondere i movimenti.
Ripetiamo l’esercizio varie volte per entrambe le curve fino a che non avremo acquisito una padronanza completa dei movimenti da eseguire, solo allora potremo arrischiarci a concatenarle, cioe’ ad eseguire due curve di seguito.
denghiu in advance!
Kaze