

E come si preparano?
Moderatori: MrCilindro, guazzo21, bobo, Mari, MB
Paolo79 ha scritto:Ho letto su un forum di un piatti tipico dell'Appennino Emiliano che si chima "Ciaci"![]()
o "Borlenghi"....... Qualcuno mi sa spiegare cosa sono??
E come si preparano?
azoth ha scritto:Paolo79 ha scritto:Ho letto su un forum di un piatti tipico dell'Appennino Emiliano che si chima "Ciaci"![]()
o "Borlenghi"....... Qualcuno mi sa spiegare cosa sono??
E come si preparano?
be' dipende un po' dalla zona ... ad esempio nella zona di palagano (chiedi ad unmba) i ciacci sono molto diversi rispetto alle altre zone ...
comunque in generale
Ingredienti x 4 persone
• 500 gr. di farina
• 1 uovo
• 1/2 bicchiere di latte
• Sale q.b.
Con la farina, l'acqua, il latte, l'uovo e il sale, preparate una pastella molto liquida. Mettete sul fuoco vivo una padella larga dopo averne unto bene il fondo con una noce di burro e versatevi una cucchiaiata di pastella stendendola velocemente su tutta la superficie. Dopo pochi secondi (30-40) girate il borlengo per cuocerlo anche dall'altra parte. Per questa delicata operazione (il borlengo è fragilissimo) o vi aiutate con una paletta da cucina o fate saltare in aria la sottilissima sfoglia dorata. Altri 20-30 secondi e questa gustosissima "ostia" appena abbrustolita è pronta da servire in tavola.
Se invece possedete le piastre adatte alla cottura, larghi cerchi di metallo dotati di un manico di legno che in montagna chiamano "soli", tutto sarà più semplice. Il segreto, comunque, consiste nel far colare in fretta e in maniera uniforme sul fondo la pastella quasi liquida da far cuocere velocemente. Tolto dal fuoco, il borlengo viene condito al centro con del lardo tritato mescolato ad aglio e rosmarino e cosparso di formaggio grana parmigiano-reggiano grattugiato. Piegato in quattro si mangia in pochi bocconi finché è caldissimo.
Paolo79 ha scritto:azoth ha scritto:Paolo79 ha scritto:Ho letto su un forum di un piatti tipico dell'Appennino Emiliano che si chima "Ciaci"![]()
o "Borlenghi"....... Qualcuno mi sa spiegare cosa sono??
E come si preparano?
be' dipende un po' dalla zona ... ad esempio nella zona di palagano (chiedi ad unmba) i ciacci sono molto diversi rispetto alle altre zone ...
comunque in generale
Ingredienti x 4 persone
• 500 gr. di farina
• 1 uovo
• 1/2 bicchiere di latte
• Sale q.b.
Con la farina, l'acqua, il latte, l'uovo e il sale, preparate una pastella molto liquida. Mettete sul fuoco vivo una padella larga dopo averne unto bene il fondo con una noce di burro e versatevi una cucchiaiata di pastella stendendola velocemente su tutta la superficie. Dopo pochi secondi (30-40) girate il borlengo per cuocerlo anche dall'altra parte. Per questa delicata operazione (il borlengo è fragilissimo) o vi aiutate con una paletta da cucina o fate saltare in aria la sottilissima sfoglia dorata. Altri 20-30 secondi e questa gustosissima "ostia" appena abbrustolita è pronta da servire in tavola.
Se invece possedete le piastre adatte alla cottura, larghi cerchi di metallo dotati di un manico di legno che in montagna chiamano "soli", tutto sarà più semplice. Il segreto, comunque, consiste nel far colare in fretta e in maniera uniforme sul fondo la pastella quasi liquida da far cuocere velocemente. Tolto dal fuoco, il borlengo viene condito al centro con del lardo tritato mescolato ad aglio e rosmarino e cosparso di formaggio grana parmigiano-reggiano grattugiato. Piegato in quattro si mangia in pochi bocconi finché è caldissimo.
Ma questa non è la ricetta della crepes????
Che differenza c'è?
Maestrina ha scritto:be' il borlengo è molto più secco (come consistenza ricorda il pane carasau), salato ed il condimento è tutto diverso!
secco???..no nn mi torna..l'impasto della crepes nn è dolce???
azoth ha scritto:Maestrina ha scritto:be' il borlengo è molto più secco (come consistenza ricorda il pane carasau), salato ed il condimento è tutto diverso!
secco???..no nn mi torna..l'impasto della crepes nn è dolce???
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IL BORLENGO della zona di Vignola è SECCO (nella zona di palagano è molto più morbido)
... le crepes non sono secce! poi volendo ci sono anche le crepes non dolci ...
turboFL ha scritto:
la ricetta me l ha data quel ragazzo che fa i borlenghi affianco alle poste sotto il postico a Sestola
julia ha scritto:turboFL ha scritto:
la ricetta me l ha data quel ragazzo che fa i borlenghi affianco alle poste sotto il postico a Sestola
mamma mia come si mangia in quel posticino!!! fanno delle tigelle fenomenali per non parlare del resto!!!!![]()
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Paolo79 ha scritto:Via basta esco..... e vado al bar!!!
Volete qualcosa???
Paolo79 ha scritto:Via basta esco..... e vado al bar!!!
Volete qualcosa???
julia ha scritto:turboFL ha scritto:
la ricetta me l ha data quel ragazzo che fa i borlenghi affianco alle poste sotto il postico a Sestola
mamma mia come si mangia in quel posticino!!! fanno delle tigelle fenomenali per non parlare del resto!!!!![]()
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tatto79 ha scritto:Specialità emiliana originariamente composta da acqua, farina e sale, versata in piccole quantità su una piastra. Dopo la cottura venivano mangiati con un trito di lardo, aglio e rosmarino.
Oggi vengono preparati con latte e, talvolta, con uova e consumati con lardo e parmigiano.
Per la cottura servono delle piastre che a sestola sono chiamate cotte
la nonna della mia ragazza è di sestola e le uova e il latte non li mette.
il condimendo principale è il trito di lardo e grana o parmigiano.
La variente della nutella sta avendo molto successo.
Questa è come la mia ragazza mi ha insegnato.
Faccio notare che la ricetta originale non prevede latte e uova.
MOSE ha scritto:RISPONDETE DETTAGLIANDO....
CHE DIFFERENZA C'E' TRA:
GNOCCO
TIGELLA
CRESCENTINA
BORLENGO
CIACCI
PIADINA
SCHIACCIATA
CREPES
........
sky-rider ha scritto:il ciaccio è un impasto di farina di castagna e acqua cotto in stampi di ferro.
la sua forma è simile a quella della piadina,ma invece che secco è molto morbido,e il suo spessore è un pò più alto,nn sottile come la piadina.
molto buono piegato in due,con in mezzo della ricotta!!!!!!!![]()
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http://freeweb.supereva.com/monteacutod ... este.htm?p
Cencina ha scritto:guazzo21 ha scritto:quindi se c'è la farina di castagne è quello che dalle nostre parti si chiama Neccio
io lo chiamo castagnaccio......dovrebbe essere lo stesso....
MOSE ha scritto:RISPONDETE DETTAGLIANDO....
CHE DIFFERENZA C'E' TRA:
GNOCCO
TIGELLA
CRESCENTINA
BORLENGO
CIACCI
PIADINA
SCHIACCIATA
CREPES
........
turboFL ha scritto:Concordo il ciaccio se non erro si mangia con la ricotta mentre il castagnaccio è un dolce co all interno anche i pinoli sono tutti e due fatti con farina di catangne
caramella ha scritto:Cencina ha scritto:guazzo21 ha scritto:quindi se c'è la farina di castagne è quello che dalle nostre parti si chiama Neccio
io lo chiamo castagnaccio......dovrebbe essere lo stesso....
ehh si....è simile al nostro castagnaccio che però è più alto.......
MB ha scritto:caramella ha scritto:Cencina ha scritto:guazzo21 ha scritto:quindi se c'è la farina di castagne è quello che dalle nostre parti si chiama Neccio
io lo chiamo castagnaccio......dovrebbe essere lo stesso....
ehh si....è simile al nostro castagnaccio che però è più alto.......
poi nel castgnaccio ci sono uvetta e pinoli
Peter ha scritto:infatti MB nel pistoiese,culla dei necci,li fanno cosi'
Mony76 ha scritto:Anche alle crescentine, che venivan cotte in mezzo alle tigelle, mettevano una foglia di castagno ..... i miei nonni le facevano così... e le tigelle venivano scaldate nelle braci del caminetto...
Che bei ricordi.... ero piccola un bel pochetto....
Mari ha scritto:Mony76 ha scritto:Anche alle crescentine, che venivan cotte in mezzo alle tigelle, mettevano una foglia di castagno ..... i miei nonni le facevano così... e le tigelle venivano scaldate nelle braci del caminetto...
Che bei ricordi.... ero piccola un bel pochetto....
infatti le tigelle sono le piastre tra le quali si cuociono le crescentine.....
non sono molto commestibili!!!!!
e i papazzini chi li conosce? Sono di farina di castagne, acqua (un po' di latte, credo..), un pizzico di lievito (credo..) e si friggono.
Potrebbe essere + toscana che emiliana, come ricetta, perchè mia mamma era figlia di fiorentini....non so bene, ma i papazzini sono proprio buoni!!!
I burlenghi più buoni li mangiavo alla trattoria del cacciatore, a Marano, fatti da un ragazzo (20 anni fa...) berlosco.....poi la mamma, una vecchietta piccola piccola, ci faceva il conto su una lavagnetta....
poi anni dopo ci tornai con la cena di una 5° ma non era più lo stesso posto ...si era fatto + moderno e molto meno tipico... il ragazzo non era + un ragazzo (ma era sempre berlosco..) c'era troppa gente...e i burlenghi sono un rito, si aspettano ad uno ad uno... con l'acquolina in bocca...caldi caldi...col lardo che cola....il grana profumato, il rosmarino, l'aglio...e quando il mattino dopo ti alzi e vai in bagno, al ritorno in camera (generalmente si è in due...) la zaffata di aglio che l'ha saturata ti fa quasi svenire...
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Mony76 ha scritto:Mari ha scritto:Mony76 ha scritto:Anche alle crescentine, che venivan cotte in mezzo alle tigelle, mettevano una foglia di castagno ..... i miei nonni le facevano così... e le tigelle venivano scaldate nelle braci del caminetto...
Che bei ricordi.... ero piccola un bel pochetto....
infatti le tigelle sono le piastre tra le quali si cuociono le crescentine.....
non sono molto commestibili!!!!!
e i papazzini chi li conosce? Sono di farina di castagne, acqua (un po' di latte, credo..), un pizzico di lievito (credo..) e si friggono.
Potrebbe essere + toscana che emiliana, come ricetta, perchè mia mamma era figlia di fiorentini....non so bene, ma i papazzini sono proprio buoni!!!
I burlenghi più buoni li mangiavo alla trattoria del cacciatore, a Marano, fatti da un ragazzo (20 anni fa...) berlosco.....poi la mamma, una vecchietta piccola piccola, ci faceva il conto su una lavagnetta....
poi anni dopo ci tornai con la cena di una 5° ma non era più lo stesso posto ...si era fatto + moderno e molto meno tipico... il ragazzo non era + un ragazzo (ma era sempre berlosco..) c'era troppa gente...e i burlenghi sono un rito, si aspettano ad uno ad uno... con l'acquolina in bocca...caldi caldi...col lardo che cola....il grana profumato, il rosmarino, l'aglio...e quando il mattino dopo ti alzi e vai in bagno, al ritorno in camera (generalmente si è in due...) la zaffata di aglio che l'ha saturata ti fa quasi svenire...
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La prima volta che son andata dal cacciatore (circa 10 anni fa) ho incontrato il tipo barlosco....![]()
e si mangiava bene comunque....
Ora tutti lo chiamano dindina... e sinceramente è un posto da evitare....![]()
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Ieri sera ho mangiato i borleghi....![]()
ed ora sta zaffata di aglio è qui con me in ufficio...
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